È cominciata la stagione della Cipollina Borettana 2017. Già dai primi giorni di luglio il prodotto del nuovo raccolto è disponibile sul mercato. E la nuova annata è stata particolarmente fortunata, perché ha donato alla Cipollina dal bulbo dolce e croccante, oltre alle consuete qualità organolettiche, un aspetto decisamente armonioso.
Dopo il grande caldo di giugno, gli ultimi giorni di maturazione sono stati caratterizzati da un clima più fresco e dalla pioggia, così la piccola d’Emilia si è resa ancor più bella per conquistare la tavola. Bella la pezzatura, la forma piatta e la pelle. Insomma la Cipollina Borettana ha tutte le carte in regola per mantenere la sua fama di conquistatrice.
Se lo scorso anno la produzione era stata più significativa con circa 33 tonnellate di prodotto raccolto per ettaro, quest’anno si è registrato un leggero decremento, con circa 30 tonnellate per ettaro. Un segno positivo in termini di qualità perché il prodotto “si è messo comodo”: avendo più spazio a disposizione la Cipollina ha sviluppato un calibro più importante.
La prima raccolta è avvenuta nella provincia che ha dato i natali alla Cipollina Borettana, Reggio Emilia, seguita da Parma e Piacenza, e i primi mercati ortofrutticoli a conoscere la nuova arrivata sono stati quello bolognese e veneto.
Fino all’inizio di settembre la Cipollina Borettana sarà croccante come una mela. È questo infatti il momento per gustarla in tutto il suo sapore. È anche pronta all’appuntamento di agosto che la vedrà protagonista nelle preparazioni sott’olio e sott’aceto. Ma non se ne perderanno certo le tracce, perché la signora tutta da ammirare rimarrà con noi fino a metà maggio 2018. Sarà disponibile nelle retine da 500 gr e, già pronta al consumo, nelle vaschette da 300 gr nei banchi frigo della grande distribuzione. Nei mercati ortofrutticoli saranno invece disponibili i maxi sacchetti da 5 kg.
Intanto da Freddi si lavora a pieno ritmo per selezionare e lavorare il prodotto. Si tolgono gambo e radice e la Cipollina viene ripulita dalla terra. Si passa poi alla selezione del prodotto sulla base del calibro: la più piccola, la “Perlina” da 20-25 mm; quella da 35-50 mm adatta alla preparazione di sottoli e sottaceti; da 50-55 mm della dimensione perfetta per essere cucinata, sempre richiestissima in Emilia-Romagna e negli Usa; la più grande da 55-70 mm amatissima a Roma dove in autunno si comincia a cucinarla al forno.
Nel solo mese di luglio 100 tonnellate di prodotto raggiungeranno i mercati ortofrutticoli delle regioni italiane e la grande distribuzione (Coop Alleanza 3.0, Nordiconad e Conad Centro Nord), mentre a fine estate saranno ben 200 le tonnellate vendute ai consumatori.
Dunque è tempo di Borettana: si accendano i fornelli, ma occhio alla conservazione del prodotto, specie se acquistato pronto all’uso in vaschette. Come capire se la Cipollina Borettana è stata conservata correttamente? Prima di tutto la temperatura giusta del frigorifero dove sono riposte le vaschette deve essere compresa tra i 4 e gli 8 °C. Il colore del bulbo non dovrà essere giallognolo ma bianco. Se, avvicinando la vaschetta al naso, sentirete un odore acido o nella vaschetta è presente del liquido, allora il prodotto non è stato conservato correttamente.