L’occhio attento delle donne è prezioso quando si lavorano cipolla e scalogno. Alla Freddi Prodotti ortofrutticoli le donne sono sempre state protagoniste. Nel corso degli anni si è arrivati all’80% del persone a anche oggi rappresentano gran parte dei dipendenti. Non un caso, perché nell’ortofrutta – come spiega il responsabile commerciale dell’azienda Matteo Freddi – “il lavoro femminile è sempre stato insostituibile”. Merito dell’attenzione per i dettagli e dei gesti rapidi, delicati e precisi delle donne. Alcune di loro, tra il lavoro di pulitura e quello negli uffici, hanno trascorso una vita nell’azienda di Sant’Ilario. Sotto la guida di mamma Mariella c’erano Ida, le due Marcelline, “quella bionda e quella mora”, due dipendenti storiche, Silvana e Lucia che si è occupata di amministrazione per ben 27 anni e Graziella, che di cipolle si è occupata per 25 anni. Ieri come oggi mentre gli uomini fanno il lavoro di fatica, le donne si occupano della selezione del prodotto e del confezionamento.
Una storia di emancipazione
L’attività femminile nell’azienda descrive anche l’emancipazione della donna nel corso dei decenni del secolo scorso. A casa Freddi il cambiamento di rotta è stato colto rapidamente. A partire dagli anni ’60 la produzione si è pian piano concentrata su cipolle e patate. Prima l’azienda trattava infatti un’ampia gamma di prodotti ortofrutticoli grazie all’esperienza di nonno Umberto. Poi la famiglia Freddi ha scelto di specializzarsi in prodotti selezionati come la Cipollina Borettana e lo Scalogno dell’Emilia. Era sempre più importante proporre sul mercato un prodotto semilavorato, che favorisse la donna di casa, ora impegnata anche fuori dalle mura domestiche.
Una cipolla piccola e pronta all’uso
“La Cipolla Borettana, piccola e di rapida cottura – spiega Matteo Freddi – fu uno dei primi prodotti a subire una trasformazione industriale o pseudoindustriale per andare incontro alle esigenze del consumatore moderno, soprattutto delle donne impegnate in cucina ma con meno tempo a disposizione principalmente a causa del lavoro. La famiglia moderna ha pian piano cambiato i consumi e la tipologia dei prodotti sul mercato. L’acquisto dei beni di alimentari di prima necessità, che prima avveniva magari direttamente dal contadino, è calato in termini quantitativi a favore di confezioni da cinque chili di cipolle già pulite e solo da pelare e cucinare”.
Tutto questo racconta un percorso virtuoso, dove il lavoro delle donne dell’azienda Freddi ha sostenuto il lavoro di altre donne mantenendo la qualità e le caratteristiche organolettiche del prodotto locale.
Un ulteriore risposta alle esigenze del mercato è arrivata negli anni ’80 con la vendita delle Cipolle Borettane già pelate e confezionate in vaschette di plastica. “La necessità di poter cucinare in poco tempo e una famiglia ancor più ristretta – conclude Matteo Freddi – ha portato alla lavorazione di un prodotto già pelato e lavato e pronto per la cottura. Un segno dei tempi, che induce a riflettere sugli scenari futuri”.